mercoledì 26 novembre 2014
I cambiamenti del clima incidono sulla deforestazione che a sua volta incide sul clima in un circolo vizioso che deve assolutamente essere interrotto perché non venga superato il punto critico oltre il quale non possiamo sapere quali saranno gli effetti sull’uomo .
Le emissioni derivanti dai processi di deforestazione hanno raggiunto nel 2013 la cifra di 3.3 miliardi di tonnellate, che costituisce un 8% delle emissioni totali.
Il vertice della Convenzione sui cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC) che si terrà a Lima dal 1 al 12 dicembre è uno dei passaggi fondamentali verso la COP21 di Parigi quando dovrà essere siglato il nuovo accordo globale post 2015.
Il WWF, pur denunciando la gravità della situazione, ricorda, però, che possiamo ancora fare qualcosa per rimanere al di sotto dei 2°C di aumento medio della temperatura globale. Mariagrazia Midulla, responsabile Clima Energia del WWF Italia, sottolinea l’importanza sia degli impegni Usa – Cina sia dei segnali politici per la riduzione delle emissioni entro il 2014 e lo sviluppo del solare nei prossimi tre anni per “lasciare i combustibili fossili sotto terra”.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima Energia del WWF Italia |
“Le conseguenze dell’inazione sarebbero tremende - ha detto Mariagrazia Midulla, che seguirà a Lima i negoziati - le alternative ai combustibili fossili stanno già dimostrando tuttele loro potenzialità: dire che la sfida è difficile non è più una scusa valida. Abbiamo solo un anno di tempo prima del Summit di Parigi.
C’è stato un buon avvio con le ‘offerte iniziali’ da parte di Cina, Stati Uniti e Unione europea, che si sono tutti impegnati a ridurre le emissioni. Gli impegni finanziari assunti da un certo numero di paesi all’inizio di questo mese costituisce un altro necessario impulso politico ai negoziati”.
La Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di Lima, dunque, sarà fondamentale per accertare la volontà politica per un nuovo accordo globale sul clima. I governi sono tenuti a concordare il quadro del nuovo strumento legale che deve essere approvato a Parigi nel 2015.
“Non si possono più commettere errori o perdere ulteriore tempo prezioso. La COP20 è una cartina di tornasole per la volontà politica di raggiungere un accordo mondiale ambizioso ed equo sul cambiamento climatico dopo che sia la comunità scientifica che centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo hanno sottolineato la necessità di agire presto e in modo efficace “
La lotta alla deforestazione deve essere combattuta su scala globale e locale. Globalmente attraverso il coinvolgimento delle istituzioni che hanno un peso sulle riforme e sulle politiche del pianeta e attraverso il coinvolgimento della società civile che è responsabile in modo diretto del consumo e della distruzione delle foreste; localmente nella realizzazione di percorsi di sostenibilità, insieme alle comunità locali, che dimostrino la possibilità di vivere e utilizzare le foreste nel pieno rispetto degli equilibri ecologici, dei diritti delle comunità locali e dei principi di democrazia e benessere.
E’ questa la strategia che il WWF porta avanti in Amazzonia con la Living Amazon Initiative e nello specifico con il progetto “Tresfronteras” a cavallo tra Perù, Colombia ed Ecuador. Un progetto di grandissima soddisfazione che vede coinvolti tutto il sistema di attori che vivono delle e nelle foreste di questo angolo prezioso e remoto del paese: aree protette, comunità indigene, piccoli imprenditori, istituzioni locali e nazionali. Il progetto “Tresfronteras” è stato nella primavera 2014 al centro della campagna di raccolta fondi del WWF Italia a tutela dell’Amazzonia e ha coinvolto 90.000 sostenitori solo in Italia.
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