“La prevenzione e la lotta larvicida sono le uniche azioni di contrasto per contenere l’infestazione della Aedes albopictus, meglio conosciuta come zanzara tigre.”Lo dice il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nell’ordinanza n 85 del 17 aprile 2015 dove ordina, appunto, cosa fare per prevenire e controllare l’infestazione da zanzara tigre nella Capitale.
“I trattamenti contro le zanzare adulte – sottolinea il sindaco - sono sconsigliati per il maggior rischio di tossicità e di difficoltà di gestione, per il maggior impatto ambientale, per la temporaneità dei risultati e per i maggiori costi di gestione”
E se da qualche parte c’è la zanzara adulta vuol dire che non è stata fatta adeguata prevenzione e quindi… fatela! Ma senza usare gli insetticidi!!
“La presenza in un’area di densità elevate di adulti di zanzara tigre stà ad indicare la mancata applicazione delle norme di prevenzione e pertanto la presenza, nell’area interessata o in prossimità di questa, di focolai di riproduzione dell’insetto, che devono essere ricercati ed eliminati.”
Roma Capitale ha deciso di sostituire la prevenzione alla lotta adulticida dopo uno studio e una ricerca approfondita i cui risultati sono stati presentati ad un convegno che si è tenuto all’inizio della primavera 2015 .
Al Convegno, illustri esponenti del mondo scientifico e della ricerca hanno parlato dei rischi per la salute dell’uomo derivanti più dall’uso degli insetticidi che dalle malattie trasmesse dalla zanzara tigre (West Nile e Chikunguya ) . Malattie che , in Italia, sono comunque sotto controllo e non rappresentano un rischio mortale .
Il Dottor Voglino – Direttore della Direzione Promozione Tutela Ambientale e Agricola del Comune di Roma – nel corso del Convegno ha parlato del metodo usato per monitorare e sorvegliare la zanzara tigre e per prevenirne la diffusione che consiste nella PREVENZIONE e nell’INFORMAZIONE ai cittadini sui comportamenti da adottare per evitare la formazione di ristagni d’acqua dove la zanzara tigre si riproduce.
“La sola lotta alle zanzare che abbia efficacia – si legge nell’Ordinanza - è quella che agisce sulle larve, pertanto sarà fondamentale intervenire nei focolai dove questi insetti si riproducono e cioè nell’acqua stagnante.”
L’Ordinanza dice esattamente cosa fare e cosa non fare:
· Non abbandonare oggetti o contenitori dove si può depositare l’acqua piovana
· Pulire o chiudere con teli impermeabili quei contenitori che non possono essere rimossi
· Svuotare o capovolgere piccoli contenitori come sottovasi, annaffiatoi o simili in modo che non diventino depositi di acqua e quindi luogo di riproduzione delle larve della zanzara tigre
· Sostituire spesso l’acqua nei vasi dei cimiteri
· Introdurre pesci larvitori (pesci rossi o gambusie) nelle fontane ornamentali o nei laghetti artificiali
· Non utilizzare pneumatici come zavorre per teli
· Raccogliere nei contenitori la condensa dei climatizzatori
· Tagliare l’erba nei cortili e nei terreni
· Mantenere pulite le grondaie
· Evitare la formazione di raccolte d’acqua anche nei luoghi poco accessibili come le cantine o i sotterranei
· Pulire bene i vasi prima di portarli in casa per la stagione fredda.
· Manterere puliti i tombini nei gardini e nei cortili
· Trattare i tombini e le griglie con prodotti antilarvali o, in alternativa, chiudere i tombini con rete zanzariera
GLI AMMINISTRATORI DEI CONDOMINI devono comunicare entro il 30 luglio 2015 quale programma hanno attivato per la prevenzione della diffusione della zanzara tigre nei condomini da loro amministrati
CONTROLLI E ………….MULTE PER GLI INADEMPIENTI!!!
Sara Musa