giovedì 25 giugno 2015

La zanzara tigre si combatte con la prevenzione! Ordine del sindaco di Roma Ignazio Marino

“La prevenzione e la lotta larvicida sono le uniche azioni di contrasto per contenere l’infestazione della Aedes albopictus, meglio conosciuta come zanzara tigre.”Lo dice il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nell’ordinanza n 85 del 17 aprile 2015 dove ordina, appunto, cosa fare per prevenire e controllare l’infestazione da zanzara tigre nella Capitale.



“I trattamenti contro le zanzare adulte – sottolinea il sindaco - sono sconsigliati per il maggior rischio di tossicità e di difficoltà di gestione, per il maggior impatto ambientale, per la temporaneità dei risultati e per i maggiori costi di gestione”

E se da qualche parte c’è la zanzara adulta vuol dire che non è stata fatta adeguata prevenzione e quindi… fatela! Ma senza usare gli insetticidi!!
“La presenza in un’area di densità elevate di adulti di zanzara tigre stà ad indicare la mancata applicazione delle norme di prevenzione e pertanto la presenza, nell’area interessata o in prossimità di questa, di focolai di riproduzione dell’insetto, che devono essere ricercati ed eliminati.”
Roma Capitale ha deciso di sostituire la prevenzione alla lotta adulticida dopo uno studio e una ricerca approfondita i cui risultati sono stati presentati ad un convegno che si è tenuto all’inizio della primavera 2015 .
Al Convegno, illustri esponenti del mondo scientifico e della ricerca hanno parlato dei rischi per la salute dell’uomo derivanti più dall’uso degli insetticidi che dalle malattie trasmesse dalla zanzara tigre (West Nile e Chikunguya ) . Malattie che , in Italia, sono comunque sotto controllo e non rappresentano un rischio mortale .
Il Dottor Voglino – Direttore della Direzione Promozione Tutela Ambientale e Agricola del Comune di Roma – nel corso del Convegno ha parlato del metodo usato per monitorare e sorvegliare la zanzara tigre e per prevenirne la diffusione che consiste nella PREVENZIONE e nell’INFORMAZIONE ai cittadini sui comportamenti da adottare per evitare la formazione di ristagni d’acqua dove la zanzara tigre si riproduce.
“La sola lotta alle zanzare che abbia efficacia – si legge nell’Ordinanza - è quella che agisce sulle larve, pertanto sarà fondamentale intervenire nei focolai dove questi insetti si riproducono e cioè nell’acqua stagnante.”
L’Ordinanza dice esattamente cosa fare e cosa non fare:
· Non abbandonare oggetti o contenitori dove si può depositare l’acqua piovana
· Pulire o chiudere con teli impermeabili quei contenitori che non possono essere rimossi
· Svuotare o capovolgere piccoli contenitori come sottovasi, annaffiatoi o simili in modo che non diventino depositi di acqua e quindi luogo di riproduzione delle larve della zanzara tigre
· Sostituire spesso l’acqua nei vasi dei cimiteri
· Introdurre pesci larvitori (pesci rossi o gambusie) nelle fontane ornamentali o nei laghetti artificiali
· Non utilizzare pneumatici come zavorre per teli
· Raccogliere nei contenitori la condensa dei climatizzatori
· Tagliare l’erba nei cortili e nei terreni
· Mantenere pulite le grondaie
· Evitare la formazione di raccolte d’acqua anche nei luoghi poco accessibili come le cantine o i sotterranei
· Pulire bene i vasi prima di portarli in casa per la stagione fredda.
· Manterere puliti i tombini nei gardini e nei cortili
· Trattare i tombini e le griglie con prodotti antilarvali o, in alternativa, chiudere i tombini con rete zanzariera

GLI AMMINISTRATORI DEI CONDOMINI devono comunicare entro il 30 luglio 2015 quale programma hanno attivato per la prevenzione della diffusione della zanzara tigre nei condomini da loro amministrati
CONTROLLI E ………….MULTE PER GLI INADEMPIENTI!!!


Sara Musa

Inaugurata al Bioparco di Roma la nuova area delle tigri di Sumatra


Da oggi potete guardarle direttamente negli occhi. E scoprire dietro il loro sguardo la storia di una animale in via di estinzione che soltanto al Bioparco può sperare di non essere definitivamente cancellato dalla terra. La fierezza della tigre di Sumatra - di cui ne restano soltanto 400 esemplari in tutto il mondo - è dietro il vetro della nuova area dedicata al’interno del Bioparco di Roma. L’unica struttura in Italia ad ospitare questo felino.

Al Bioparco di Roma oggi è stata inaugurata la nuova area delle tigri di Sumatra, sottospecie ad altissimo rischio di estinzione: in natura ne sopravvivono circa 400.

Il Bioparco è l’unica struttura italiana ad ospitare la tigre di Sumatra, grazie ad un programma europeo di conservazione (EEP - European Endangered species Programme) che ha l’obiettivo di evitare la totale estinzione di questo felino.

“Finalmente, dopo cento anni, nasce il nuovo exhibit  - esulta il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa – che si estende per circa 1.000 mq complessivi, superficie più che raddoppiata rispetto all’area originaria, realizzata a inizio ‘900 dall’architetto Carl Hagenbeck e della quale abbiamo conservato le imponenti rocce storiche. Nell’area è stato riprodotto un ambiente simile a quello naturale – spiega - con corsi d’acqua che sfociano in grandi vasche e vegetazione tropicale. Sono inoltre presenti ampie vetrate che seguono il perimetro dell’area e che permettono al pubblico di osservare questi magnifici felini molto da vicino e una sezione educativa con installazioni didattiche che evidenziano le caratteristiche salienti della specie, con particolare riferimento all’eco-etologia, alle minacce di estinzione e ai progetti di conservazione in natura”.

L’area è stata realizzata con il contributo della Fondation Segré (www.fondationsegre.org), impegnata nella conservazione delle specie animali e degli ecosistemi nel mondo, mentre i pannelli educativi sono stati realizzati in collaborazione con la Presidenza del Consiglio di Roma Capitale.

”Dopo la realizzazione dell’area degli oranghi oggi abbiamo raggiunto un altro grande traguardo – sottolinea il Direttore Generale della Fondazione Bioparco, Tullio Scotti – l’exhibit ospita infatti la tigre di Sumatra (Panthera tigris sumatrae), sottospecie che vive nelle foreste tropicali dell’isola indonesiana, minacciata di estinzione principalmente a causa della scomparsa dell’habitat, distrutto per fare posto alle coltivazioni di palma da olio, ma anche a causa del bracconaggio: la tigre viene cacciata illegalmente come trofeo, per la pelliccia e per l’utilizzo nella medicina tradizionale cinese”.

Al Bioparco di Roma è presente un esemplare maschio di tigre di Sumatra nato a maggio 2014 presso lo zoo di Beauval, in Francia. Il suo nome è Kasih (letteralmente Terima Kashi) che nella lingua locale significa “grazie”.

Nel recinto accanto a quello di Kasih è presente Jasmine, tigre del Bengala di circa 14 anni di età.

Presso la  nuova area è presente un salvadanaio per raccogliere fondi per la salvaguardia delle tigri in natura a cura dell’Associazione “21st Century Tiger” (www.21stcenturytiger.org), nata in collaborazione con la Società Zoologica di Londra, che gestisce 73 progetti di conservazione in 13 Paesi.

Attività per le famiglie – il 27, 28 e 29 giugno e domenica 5 e 12 luglio dalle ore 10.00 alle ore 17.00 presso la nuova area operatori didattici, in compagnia di animatori, saranno a disposizione per rispondere a tutte le curiosità sulle tigri di Sumatra. Sarà inoltre possibile partecipare ad attività interattive per capire l’importanza di avere unghie retrattili, un mantello che si confonde con l’ambiente e come fare acquisti di prodotti eco-sostenibili per contribuire alla salvaguardia della specie in natura.

Le attività delle giornate si svolgono in collaborazione con la Presidenza dell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale e sono incluse nel costo del biglietto del Bioparco.



Credit fotografico: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco di Roma